Rimedi naturali

  • Le piante e le sostanze naturali per il benessere gastrointestinale

    Illustriamo in breve alcune tra le piante e sostanze naturali più interessanti ed affidabili che possono risultare utili in caso di acidità o bruciore di stomacorallentato transito intestinaledifficoltà evacuativa e gonfiore addominale.

  • Per l’acidità-bruciore di stomaco

    La mucosa gastrica, ossia il rivestimento interno dello stomaco, è naturalmente protetto dai danni dell’acido in esso presente grazie all’azione del muco prodotto dalla stessa mucosa gastrica, che contiene sostanze attive quali i mucopolisaccaridi ed il bicarbonato.

    Ebbene, alcune piante medicinali sono molto ricche proprio di polisaccaridi ad azione lenitiva e protettiva (gel di Aloe, Altea, Malva) per cui, se associate a minerali quali la Nahacolite ed il Limestone naturalmente ricchi di bicarbonati carbonati, consentono di creare una sorta di “muco protettivo vegetale-minerale”, simile a quello prodotto dallo stomaco ed in grado di aderire alla mucosa gastrica proteggendola da fenomeni irritativi e bruciore senza alterare la naturale l’acidità dello stomaco.

    Inoltre, la quantità di minerali (Nahacolite e Limestone) necessaria a svolgere l’azione protettiva sopra citata, è piuttosto esigua quando ad essi sono associate mucillagini vegetali.

    Questo consente tra l’altro di evitare i tipici problemi di ricomparsa dell’acidità e del bruciore che conseguono all’assunzione di elevati quantitativi di bicarbonato usato come antiacido. Del resto lo scopo del “muco” vegetale-minerale non è di neutralizzare l’acidità dello stomaco quanto di proteggere la mucosa gastrica e ridurre i fenomeni irritativi ed il bruciore stesso.

  • Per il problema della "Pancia gonfia"

    Quando il problema è la “pancia gonfia” le piante più importanti sono quelle “carminative”, un termine antico che si utilizza proprio per indicare quelle piante, quasi sempre ricche di oli essenziali, che hanno la capacità di ridurre i gas intestinali e soprattutto i fastidi ad essi associati.

    Tra quelle più note ed importanti ricordiamo il Finocchio, la Menta piperita, il Cumino, il Coriandolo, i Carvi.

    Sovente si utilizza direttamente l’olio essenziale, in questo caso tuttavia sempre in formulati nei quali essi siano attentamente dosati. Quando la sensazione di gonfiore si localizza prevalentemente a livello dello stomaco si ha particolare beneficio da prodotti particolarmente ricchi in queste sostanze il cui effetto è alquanto rapido, grazie allo stimolo che esercitano a contatto con la mucosa dello stomaco.

    Qualora invece il gonfiore sia più localizzato nell’intestino, magari associato a reale aumento del contenuto in gas, allora le piante citate precedentemente possono essere utilmente associate ad altre quali lo Zenzeroin grado di favorire sia una corretta motilità del digerente sia il riassorbimento intestinale dei gas.

  • Per la difficoltà evacuativa e il rallentato transito intestinale

    Il miele noto per le sue proprietà salutistiche e curative costituiva per le popolazioni del Mediterraneo antico la “fondamentale sostanza medicamentosa”.

    La sua preziosità era tale da assumere valenza divina: si credeva che il miele discendesse dal cielo e l’ape lo raccogliesse per farne dono agli uomini.

    Il miele oggi è largamente utilizzato per i disturbi delle prime vie aeree come per esempio la tosse, ma anticamente era utilizzato anche per scopi lassativi. L’uso per via rettale risale al 1500 a.C. con gli Egiziani che utilizzavano supposte contenenti miele.

    Il miele per via rettale somministrato, per esempio, attraverso un microclisma induce uno stimolo non aggressivo di attivazione della defecazione e se viene arricchito con una frazione polisaccaridica da Aloe e Malva aggiunge all’azione evacuante equilibrata, un’azione protettiva e lenitiva della mucosa rettale, utile per contrastare i fastidi, l’irritazione e l’infiammazione presenti in caso di stipsi caratterizzata da difficoltà evacuativa.

    Queste due azioni - evacuante equilibrata del Miele protettiva della frazione polisaccaridica di Aloe e Malva - sono particolarmente importanti perché la mucosa rettale, di per sé molto delicata, in caso di stipsi e quindi con lo sfregamento da parte delle feci secche e dure, va incontro a irritazioni.

    Pertanto queste sostanze naturali possono essere una valida soluzione per coloro che accusano difficoltà evacuativa caratterizzata da sensazione di “tappo” accompagnata da fastidio e irritazione.

    La Senna e il Rabarbaro, piante medicinali ricche di sostanze attive chiamate antrachinoni, sono molto utili nel riequilibrare rapidamente una condizione di transito intestinale rallentato. Della Senna si usano le foglie, del Rabarbaro invece le radici. Attenzione, però: si trovano in commercio tanti prodotti “naturali”, anche preparati “al momento” da chi li vende, dei quali non si conosce bene il contenuto. È necessario prestare la massima attenzione all’etichetta in quanto è molto importante che i prodotti che contengono queste piante siano sempre “titolati”, in modo da avere la certezza di assumere il giusto quantitativo delle sostanze attive. 
    Questo significa da un lato che bisogna conoscere con precisione la composizione del prodotto che si utilizza anche grazie ai consigli del vostro Farmacista, dall’altro che il dosaggio preciso va stabilito individualmente badando bene a non provocare mai scariche di feci liquide. Gli estratti di Senna e Rabarbaro vengono assunti normalmente la sera per ottenere l’effetto voluto la mattina al risveglio e vengono utilizzati principalmente in caso di stitichezza occasionale, oppure in caso di stipsi persistente accanto ad una opportuna dieta ricca di fibre, solo per superare un periodo di particolare difficoltà. 

    Il rispetto delle indicazioni e dei dosaggi rende queste piante sicure e funzionali. In caso di assunzione di farmaci, dato che vi possono essere interazioni, è sempre opportuno sentire il parere del Medico o del Farmacista i quali sapranno anche dare consigli sui casi in cui non vanno utilizzati (ad esempio quando la stitichezza si associa ad un colon irritabile). 

    Quando, invece, il rallentamento del transito intestinale perdura nel tempo, è fondamentale – come si è visto prima – migliorare la propria dieta arricchendola di fibre (circa 20-30 grammi al giorno) e di liquidi. In questi casi è indispensabile consumare cibi integrali, frutta, verdura ed assumere al bisogno fibre “funzionali”. Tra queste ricordiamo le maltodestrine resistenti che si ricavano dal Mais e che possiedono la caratteristica di essere non solo utili per il riequilibrio del transito intestinale, ma anche estremamente tollerabili. Infatti per la loro particolare struttura chimica non danno problemi di gonfiore addominale come invece spesso accade con altre fibre alimentari. 

    Invece qualora le feci si presentino particolarmente piccole e dure e non si abbiano particolari sensibilità intestinali (ossia il soggetto non avverta sensazione sgradevole o dolorosa di gonfiore addominale) si può ricorrere a fibre come quelle di Psillio e Glucomannano. Queste ultime si caratterizzano per un’elevata capacità di assorbire acqua e quindi di rendere le feci più morbide. 

    Esse rappresentano una soluzione particolarmente indicata quando a causa di emorroidi è indispensabile evitare che si formino feci dure e che ci si debba sforzare molto per svuotare l’intestino. Psillio e Glucomannano possono essere anche associate a fibre lenitive e prebiotiche (ossia che favoriscono una buona composizione della flora batterica intestinale) come le mucillagini di Malva e Inulina.